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05 Mar
05Mar

Il 21 Aprile del 2004 mi trovavo a Roma a Montecitorio, per l’incontro di associazioni appartenenti al coordinamento contrario al testo sui maltrattamenti, e il Vice Presidente della Commissione Giustizia Paolo Cento.

Ho ribadito, durante il tavolo di discussione, la mia contrarietà in quanto legge peggiorativa rispetto alla normativa precedentemente in vigore. La parlamentare Verde Luana Zanella in Commissione, ha condiviso la mia contrarietà e confermato il voto negativo, in quanto gli elementi negativi del testo superavano quelli positivi. Infatti il nuovo testo portava ad un sostanziale peggioramento della normativa per la maggior parte degli animali, con la conseguente riduzione della loro tutela, e una drastica riduzione delle possibilità di intervento da parte della vigilanza volontaria operata dalle associazioni. Per questi motivi ci fu il voto contrario dei Verdi alla proposta di legge in esame, nella speranza che in Senato potesse essere riaperto il confronto per migliorare il testo, in sintonia con quanto espresso dal mondo animalista ed ambientalista. Lo stesso Vicepresidente della Commissione - Paolo Cento - aveva dichiarato ''Un brutto testo peggiore di come era entrato esce dalla commissione giustizia e l'accoglimento degli emendamenti della Lega oscurano gli aspetti positivi previsti dall'inasprimento delle sanzioni penali. (...) una cattiva legge è peggio di una legge non approvata''.
Una grande soddisfazione per il riconoscimento ufficiale di quanto dichiaravamo ormai da molti mesi.

Ma quali erano I punti oggetto di contestazione?

Perno degli emendamenti era l'abolizione dell'art 19 ter (chiesto anche dalla Commissione Affari Sociali), perché escludeva dalla tutela tutti gli animali soggetti a leggi speciali e quelli maltrattati in feste storico - culturali riconosciute dalle regioni (come i vari palii), e l'eliminazione di ogni riferimento alla necessità di provare la sofferenza in caso di detenzione di animali in condizioni incompatibili con la loro natura, elemento non previsto dalla legislazione allora in vigore.

Erano fra le nostre richieste anche il ripristino delle prerogative per le guardie volontarie, limitate ai soli animali d'affezione, l'inserimento dell'abbandono come delitto e non come semplice contravvenzione, l'eliminazione del riferimento delle nuove norme alla sola difesa del "sentimento per gli animali" .

Oggi? Oggi proprio chi aveva festeggiato all'approvazione di questa legge, la contesta evidenziandone i limiti che erano presenti già prima dell'approvazione.

Grazie ai Verdi e in particolare l’onorevole Paolo Cento, Luana Zanella, Maurizio Rozza e Cristina Morelli per le posizioni assunte già da allora.

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